venerdì 23 maggio 2014

SAC DI CLAUDIO ED EMILIANO CERASI: PARTICOLARI STRUTTURALI DELLA SEDE ASI A ROMA

Emiliano Cerasi
Gli edifici che costituiscono la sede ASI a Roma, realizzati dalla SAC di Claudio ed Emiliano Cerasi, presentano soluzioni strutturali di un certo interesse. Il complesso ha beneficiato delle nuove normative antisismiche del 2005 che hanno incluso Roma nelle zone a rischio, ancorché basso. Gli edifici sono stati dotati della necessaria regolarità, in particolare in alzato. La concezione architettonica, basata sulla realizzazione di tanti corpi separati, ha certamente contribuito alla rispondenza ad una concezione antisismica degli stessi, unitamente ad un’oculata disposizione dei giunti. Le caratteristiche dei terreni (depositi vulcanici di buona qualità) hanno consentito l’adozione di fondazioni dirette; in più, tutti i corpi di fabbrica, ad eccezione della mensa (avente un solo orizzontamento) sono dotati di nuclei irrigidenti che assorbono le azioni orizzontali. I solai costituiscono sempre orizzontamenti rigidi e adeguatamente resistenti; le azioni orizzontali sono trasferite ai nuclei tramite gli orizzontamenti, adeguatamente dimensionati con i dovuti coefficienti di sovraresistenza e con specifici particolari, atti ad eliminare possibili effetti legati a concentrazioni di sollecitazioni e sforzi. L’edificio principale, l’edificio C/D e l’edificio I sono concepiti a setti; questi ultimi sono costituiti da nuclei di dimensioni considerevoli, tra i quali sono realizzati corpi a struttura metallica, con pilastri pendolari, che portano i soli carichi verticali e solai a struttura mista acciaio-calcestruzzo, con notevole resistenza alle azioni orizzontali. Le coperture dell’atrio e dell’auditorium sono realizzate con elementi prefabbricati a pi greco in calcestruzzo e getto di completamento; per la copertura di una porzione del crescent e lo scavalco del bar si è fatto ricorso a poderose strutture metalliche calandrate che non sono percepibili e dunque non concorrono alla definizione dell’immagine formale del complesso.

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